Ultima modifica: 22 Marzo 2016
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Un week-end di plastica!

Mentre percorrevo la solita strada per tornare a casa, inciampai su una bottiglia di plastica e mi accorsi di un negozio. Alzai lo sguardo e vidi un insegna con su scritto qualcosa in una lingua strana. Fermai un passante a cui chiesi di quel negozio; mi guardò strano e se ne andò. Credevo che fossi l’unica a vederlo, così decisi di entrare, era tutto buio. Vidi un ombrello che mi incuriosì, lo presi. L’ombrello si trasformò in una scopa volante il quale mi diresse in una piccola stanzetta. C’era una porta fatta di plastica con la maniglia color oro. Presi fiato e lentamente cominciai a aprire la porta, una volta entrata la porta si chiuse di getto e io sobbalzai dallo spavento. Presi il mio telefono e feci luce nell’angolo più cupo della stanza. Era proprio lì su un tavolo, una scatolina color verde smeraldo. Mi avvicini e l’aprii. All’interno c’era una piccola chiave, era fatta di plastica ed era tutta seghettata. Gurdai sul fondo della scatolina per vedere se c’era qualcos’altro, e vidi una serratura, aveva la stessa seghettatura della chiave; la infilai all’interno, girai e si aprii. Di colpo caddi in un villaggio era fatto di plastica. Cominciai a passeggiare: indumenti, case e alberi erano fatti tutti in plastica. Vidi un edificio, li abitava il sindaco o almeno questo era quello che mi aveva detto un passante. Salii fino all’ultimo piano. Vidi il sindaco e a lui chiesi il motivo per cui era fatto tutto di plastica. Mi disse: “Il nostro villaggio rispetta la natura non come voi che non avete rispetto per la plastica, la gettate a terra, non la mettete negli appositi bidoni della spazzatura e cosa più importante inquinate il vostro pianeta e non vi importa niente”. Ripensandoci aveva ragione…La plastica va riciclata! Il sindaco mi parlò anche di un consorzio chiamato COREPLA che assicura:

* Il ritiro del materiale raccolto

* Il corretto avvio del riciclo

* Il riconoscimento ai comuni

Ringraziai il sindaco e presi in affido la missione che mi aveva dato, ovvero rispettare il valore della plastica anche nel nostro mondo. Pensando fosse solo un brutto sogno, agitai l’ombrello e “boom”, mi ritrovai dove tutto era cominciato, proprio davanti quella bottiglia, la raccolsi e la buttai.

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