Ultima modifica: 15 Marzo 2019
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Progetto Libriamoci – Incontro con l’attore e scrittore Ascanio Celestini

Lunedì 12 Marzo l’I.C. Primo Levi ha, per la seconda volta, ricevuto l’attore Ascanio Celestini nell’ambito del progetto “Libriamoci” 2018. L’attore romano, noto per le sue performances a sfondo sociale, ha incontrato gli allievi delle classi Terze della scuola media. L’incontro si è focalizzato sul tema della lotta alla mafia nell’ambito del più ampio concetto del rispetto delle regole, scelto come argomento cardine del percorso multidisciplinare affrontato dagli allievi delle classi III in vista del loro prossimo inserimento nella società.

Il popolare attore romano, partendo dalla lettura di alcuni brani scelti tratti dal libro di Davide Morosinotto “Peppino Impastato, una voce libera. Semplicemente eroi” ha invitato i ragazzi a riflettere sul loro ruolo nelle scelte compiute, anche in relazione alla necessità di combattere episodi più o meno palesi di sopraffazione, non solamente nella loro versione macroscopica della mafia, anche nel quotidiano vissuto da ogni ragazzo. Le riflessioni proposte unitamente alla lettura di parti del libro hanno seguito un filo conduttore che ha permesso alle ragazze ed ai ragazzi della “Primo Levi” di comprendere come da una parte sia necessario seguire le regole, ma dall’altra sia importante avere una scala di valore che permetta di scegliere ciò che sia giusto. Coinvolgente per i nostri allievi è stato cercare di capire il ruolo dei genitori e del rispetto verso le loro indicazioni, proprio alla luce della figura tanto di Peppino Impastato quanto del ragazzo protagonista del romanzo che, paradossalmente, diventano eroi contravvenendo alla tradizione.

Altrettanto interessante è stato l’agganciarsi alla problematica della convivenza con un’imprenditoria mafiosa e la necessità di lavorare: molto sensibili sono risultati gli allievi alla domanda se accettare un lavoro “pulito” per un’azienda collegata alla mafia; ad esempio fare il barista in un bar gestito da un notorio mafioso. In questo i ragazzi hanno dimostrato, pur nella diversità delle opinioni, la capacità di capire la pericolosità nel compiere una scelta simile. A supporto di tale punto di vista estremamente interessante, per i ragazzi, è stato quanto raccontato da Ascanio Celestini quando ha riportato l’esperienza di un forno gestito dalla camorra sequestrato in quanto produttore di pane cotto con legna di scarto e tossica.

In conclusione del secondo incontro tra Ascanio Celestini e la Primo Levi le parole dell’attore che si è soffermato sull’interesse e la partecipazione mostrata dagli alunni, dichiarandosi soddisfatto dell’incontro e ci ha lasciati con la frase, tratta dal libro: “E lì scoprii che la mafia non era l’unico modo di vivere. Non era obbligatoria, si poteva stare senza, anzi di più: si poteva combattere”.

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