Ultima modifica: 22 Marzo 2016

Plastic Word

Un giorno mi stavo specchiando nella mia camera, quando improvvisamente un raggio di luce comparve dal vetro, intravidi una bottiglia che mi parlava, ma non capivo; era una sensazione stranissima come se fossi stata colpita da una scossa. Mi ero molto spaventata, così, per non pensarci, decisi di fare una passeggiata. Mentre camminavo la collana che portavo fin dalla nascita, si illuminò. Così la toccai e proprio davanti ai miei occhi era comparsa una città di plastica con case fatte di bottiglie, panchine in tappi e strade in bicchieri. In quel posto, così strano, non c’erano persone umane, ma bottiglie animate. Non capivo, ero confusa. Iniziai così a camminare in modo tale da esplorare il luogo.

Dopo un po’ incontrai un vigile urbano, o meglio “bottiglia urbana”, alla quale chiesi delle informazioni. Appena cominciai a parlare, tutte le bottiglie si voltarono e mi fissarono. Avevano capito che ero un umano, così cominciarono a scappare. Io cercai di calmarli, ma non ci fu verso. Solo il vigile rimase lì vicino a me, poiché non aveva paura. Io gli chiesi perché avevano paura. Mi ignorò, mi prese per il braccio e mi portò su una montagna di plastica. Lì mi spiegò che gli abitanti avevano paura di me perché noi esseri umani, li trattiamo come spazzatura. Aggiunse anche che di lì si poteva entrare in contatto con il sovrano di “PlasticWorld”. Ad un certo punto, dal cielo arrivò una lettera proprio da parte del sovrano: “The Master Plastic”. Aprii la busta nella quale trovai un messaggio rivolto a me. Sopra vi era scritto: “Carissima amica, so che tu ricicli in modo corretto, hai sempre rispettato l’ambiente e mai inquinato, ma purtroppo sei l’unica del pianeta Terra a farlo! Il resto dell’umanità ci tratta come se non valessimo niente, come se non ci fosse bisogno di noi. In questi ultimi anni l’uomo ci ha abbandonato in mare, nei boschi oppure sottoterra. Per colpa di voi umani sono nate delle “Isole di Plastica” che uccidono molti animali, specialmente i gabbiani, che mangiano i tappi di bottiglia, credendo fossero cibo. La plastica è troppo preziosa per essere un rifiuto, bisogna saperla riciclare bene, perché se in un cassonetto si getta un qualsiasi materiale di plastica, ad esempio un giocattolo se viene riciclato assieme ad altra plastica, può ridurre la qualità dei nuovi prodotti ottenuti dal riciclaggio! Quindi, ti prego, torna sulla Terra e aiuta l’umanità a riciclare bene la plastica, noi te ne saremo veramente grati.”

Appena finii di leggere quest’ultima la collana si illuminò ancora e capii che era ora di ritornare a casa così ringraziai la “bottiglia urbana” per avermi accompagnato qui. Presi la collana, la toccai e mi ritrovai a casa, una nuova missione mi aspettava!

Link vai su