Ultima modifica: 18 Dicembre 2021
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La storia di Silvia

Ciao sono Silvia, una ragazzina di dodici anni; mio zio è un ingegnere aerospaziale ed è lui che mi ha aiutato a costruire la mia astronave interamente riciclabile e di plastica con cui ho fatto il mio viaggio sulla Luna: tutto è cominciato  così. Io un giorno (precisamente il 29/02/2016, sì, era un anno bisestile) vidi una ragazzina che buttava delle bottiglie per terra, io subito le dissi: “Cosa stai facendo, non sai che inquini l’ambiente?”, ma lei si girò, indifferente a ciò che le avevo detto e riprese la sua strada. Da quel momento capii che volevo solo una cosa, salvare il mio pianeta dall’inquinamento. Quella fu la mia avventura più grande e mi divertii molto. Il 12/06/2021 l’astronave pp21 (sì, così l’avevo chiamata) partì dalla stazione della NASA in America, io ne fui molto onorata e fra mille abbracci alla mia mamma e al mio papà, mi avviai verso la postazione di lancio insieme agli astronauti, Pierpaolo e Flavia, che mi avrebbero aiutato a trascorrere i miei dodici mesi sulla Luna. Vidi che sotto di me c’era solo un piccolissimo puntino, era la Terra!  Quella Terra che a me sembrava tanto grande e immensa ora era un piccolo puntino in mezzo ad un cielo nero come la pece. Quando mi girai dall’altra parte vidi una grande sfera grigia tutta ricoperta di buchi, era la Luna. Quando scesi, fui emozionatissima di mettere piede su un pianeta (beh, a dire il vero, un satellite) che era quasi inesplorato e dove pochissime persone avevano avuto il privilegio di andare. Ora io Silvia Carola Rulli, ero lì a calpestare una terra che mi sembrava irraggiungibile da quel pianeta in cui avevo sempre vissuto, invece ero  proprio lì, sarei stata ricordata nella storia come la ragazza più giovane ad essere andata sulla Luna … ma non ho ancora spiegato con cosa sono arrivata fino a lì. Sono arrivata lì con un’astronave, certo, ma questa astronave era un po’ speciale perché era interamente fatta con plastica riciclabile e creata in laboratori che rispettano l’ambiente. Dopo aver conseguito una laurea in chimica e matematica triennale (beh, non per vantarmi, ma quando l’ho avuta avevo solo quindici anni) cominciai a fare volontariato e a raccogliere le bottiglie e i tappi di plastica per rendere la Terra un posto, soprattutto, un pianeta migliore per noi essere umani e mi venne la brillante idea di costruire un‘astronave. Con alcuni tappi e bottiglie prese in  prestito feci un modellino da inviare alla NASA che accolse la mia richiesta e creò questa stupenda astronave in cui sono stata fino a poco tempo fa.

II A

 

 

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