Giornata della Memoria (Plesso “Amendola”)
La “tempesta devastante” (traduzione ebraica del termine Shoah) che 70 anni fa si è abbattuta sul tutto il genere umano non può e non deve rimanere solo una pagina del libro di storia, altrimenti sarebbe ancor di più una tragedia inutile, bisogna ricordarla e tramandarla poiché solo la memoria delle terribili storie ci può aiutare a costruire un futuro mi gliore nel quale tali atrocità non si ripetano mai più! Parliamone ai nostri figli, raccontiamo con delicatezza ma con fermezza quanto può essere cattivo l’uomo, ma anche come si possa salvare non commettendo più gli stessi terribili errori.
Noi, maestre della Scuola dell’Infanzia del plesso di “Amendola”, pur perfettamente consapevoli che con bambini sotto i 6 anni è difficile parlare di barbarie, morte, terrore e persecuzione siamo convinte che con le parole giuste, con i toni giusti, con i gusti spunti quotidiani si possono affrontare “certi discorsi scomodi” anche con i più piccoli, perché come diceva Primo Levi “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.”
A tal proposito oggi 27 gennaio 2015, Giornata della Memoria, abbiamo deciso di raccogliere intorno a noi i bimbi un pochino più grandi (fascia d’età dei 5 anni) per raccontare che in passato la cattiveria di alcuni uomini ha provocato tanta sofferenza, ma poiché nei bambini è molto forte la dicotomia tra bene e male, è stato possibile spiegare che nonostante il male c’è sempre il bene, che per contrastare le cose brutte è necessario essere amorevoli verso gli altri, accettarli con le loro diversità e le loro storie. Per finire questo discorso con una nota di speranza quale simbolo migliore di un bell’arcobaleno colorato tutti insieme, ed infatti la mattinata si è conclusa con pennelli e colori, tutti insieme per “costruire” un arcobaleno della Pace, perché solo lavorando e vivendo insieme e in pace è possibile costruire un Mondo più bello!