Ultima modifica: 7 Marzo 2016
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Circolare D/57: Iniziativa “Codi-Amo”: promozione del pensiero computazionale

Circolare D/57: Iniziativa “Codi-Amo”: promozione del pensiero computazionale

Emblema

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

ISTITUTO COMPRENSIVO “PRIMO LEVI” – MARINO

Via Palaverta, 69 –00040 MARINO – Frattocchie (RM)

Cod. Mecc. RMIC8A7009 – DISTRETTO 40- C.F. 90049500581

TEL / FAX . 06 – 93540044 – E-MAIL rmic8a7009@istruzione.it PEC rmic8a7009@pec.istruzione.it

CIRCOLARE n. D/57

Ai Docenti

Oggetto: Iniziativa “Codi-Amo”: promozione del pensiero computazionale

Si trasmette, per opportuna conoscenza la comunicazione in oggetto con relativo regolamento per la partecipazione al concorso: “Codi-Amo”

Si sottolinea l’importanza della promozione del pensiero computazionale, soprattutto attraverso l’adesione dei docenti e delle classi al progetto “Programma il futuro”.

Il MIUR, in collaborazione con il CINI – Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, ha avviato questa iniziativa con l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell’informatica.

Partendo da un’esperienza di successo avviata negli USA che ha visto nel 2013 la partecipazione di circa 40 milioni di studenti e insegnanti di tutto il mondo, l’Italia sarà uno dei primi Paesi al mondo a sperimentare l’introduzione strutturale nelle scuole dei concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione (coding), usando strumenti di facile utilizzo e che non richiedono un’abilità avanzata nell’uso del computer.

Perché sperimentare il coding nelle scuole italiane

Nel mondo odierno i computer sono dovunque e costituiscono un potente strumento di aiuto per le persone. Per essere culturalmente preparato a qualunque lavoro uno studente di adesso vorrà fare da grande è indispensabile quindi una comprensione dei concetti di base dell’informatica. Esattamente com’è accaduto in passato per la matematica, la fisica, la biologia e la chimica.

Il lato scientifico-culturale dell’informatica, definito anche pensiero computazionale, aiuta a sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente, qualità che sono importanti per tutti i futuri cittadini. Il modo più semplice e divertente di sviluppare il pensiero computazionale è attraverso la programmazione (coding ) in un contesto di gioco.

Con il pensiero computazionale si definiscono procedure che vengono poi attuate da un esecutore, che opera nell’ambito di un contesto prefissato, per raggiungere degli obiettivi assegnati.

Il pensiero computazionale è un processo mentale per la risoluzione di problemi costituito dalla combinazione di metodi caratteristici e di strumenti intellettuali, entrambi di valore generale. Questa generalità è il motivo principale del perché partecipare al progetto.

metodi caratteristici includono:

  • analizzare e organizzare i dati del problema in base a criteri logici;
  • rappresentare i dati del problema tramite opportune astrazioni;
  • formulare il problema in un formato che ci permette di usare un “sistema di calcolo” (nel senso più ampio del termine, ovvero una macchina, un essere umano, o una rete di umani e macchine) per risolverlo;
  • automatizzare la risoluzione del problema definendo una soluzione algoritmica, consistente in una sequenza accuratamente descritta di passi, ognuno dei quali appartenente ad un catalogo ben definito di operazioni di base;
  • identificare, analizzare, implementare e verificare le possibili soluzioni con un’efficace ed efficiente combinazione di passi e risorse (avendo come obiettivo la ricerca della soluzione migliore secondo tali criteri);
  • generalizzare il processo di risoluzione del problema per poterlo trasferire ad un ampio spettro di altri problemi.

Questi metodi sono importanti per tutti, non solo perché sono direttamente applicati nei calcolatori (computer), nelle reti di comunicazione, nei sistemi e nelle applicazioni software ma perché sono strumenti concettuali per affrontare molti tipi di problemi in diverse discipline.

Gli strumenti intellettuali includono:

  • confidenza nel trattare la complessità (dal momento che i sistemi software raggiungono normalmente un grado di complessità superiore a quello che viene abitualmente trattato in altri campi dell’ingegneria);
  • ostinazione nel lavorare con problemi difficili;
  • tolleranza all’ambiguità (da riconciliare con il necessario rigore che assicuri la correttezza della soluzione);
  • abilità nel trattare con problemi definiti in modo incompleto;
  • abilità nel trattare con aspetti sia umani che tecnologici, in quanto la dimensione umana (definizione dei requisiti, interfacce utente, formazione, …) è essenziale per il successo di qualunque sistema informatico;
  • capacità di comunicare e lavorare con gli altri per il raggiungimento di una meta comune o di una soluzione condivisa.

Anche per questi strumenti i benefici si estendono al di là della disciplina informatica.

Gli strumenti a disposizione delle scuole

Partendo da queste premesse di natura didattica e culturale, il MIUR in collaborazione con il CINI, rende disponibili alle scuole mediante il sito http://www.programmailfuturo.it una serie di lezioni interattive e non, che ogni istituzione scolastica potrà utilizzare compatibilmente con le proprie esigenze e la propria organizzazione didattica.

Gli strumenti disponibili sono di elevata qualità didattica e scientifica, progettati e realizzati in modo da renderli utilizzabili in classe da parte di insegnanti di qualunque materia. Non è necessaria alcuna particolare abilità tecnica né alcuna preparazione scientifica. Il materiale didattico può essere fruito con successo da tutti i livelli di scuole. Raccomandiamo soprattutto alle scuole primarie di avvicinare i propri studenti allo sviluppo del pensiero computazionale.

 

Marino, 07/03/2016

Il Dirigente Scolastico

Francesca Toscano

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