Ultima modifica: 29 Novembre 2021

Funzionigramma

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(Vasilij Kandinskij, Mosca 1866 – Neuilly-sur-Seine 1944)
cit. “Il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull’anima.”

Il funzionigramma d’Istituto consente di descrivere l’organizzazione complessa del nostro Istituto e di rappresentare una mappa delle competenze e responsabilità dei soggetti e delle loro funzioni. Il Dirigente Scolastico, gli organismi gestionali (Consiglio d’Istituto, Collegio docenti, ecc..), le figure gestionali intermedie (Primo e Secondo Collaboratore, Funzioni Strumentali, Responsabili dell’organizzazione di Plesso, Coordinatori pedagogici d’ordine e DSGA) e i singoli Docenti operano in modo collaborativo e si impegnano nell’obiettivo di offrire all’alunno un servizio scolastico di qualità; questo richiede modalità di collegamento atte a favorire uno stile di lavoro fondato sulla collegialità e sulla condivisione, sull’impegno al rispetto delle intese raggiunte, pur nel riconoscimento dei differenti ruoli e livelli di responsabilità gestionale, nonché della diversità di opinioni e valori mirata ad individuare un terreno e scopi comuni di lavoro. L’organizzazione funzionale delle attività dell’Istituto è espressione della progettualità docente, della professionalità, della ricerca didattica e valutativa, dell’innovazione, della flessibilità, dell’inclusione e del prioritario perseguimento del successo scolastico e di apprendimento per tutti gli alunni. Essa discende dalle linee d’indirizzo del POF e si inquadra nella contrattazione decentrata d’Istituto che determina la ripartizione delle risorse. La ragion d’essere di un funzionigramma (distribuzione codificata di competenze) si riassume nell’intento favorire un “appoggio” diffuso attraverso il riconoscimento dell’ autonomia progettuale e decisionale delle professionalità della scuola. Ciò comporta la possibilità di mobilitare in tutti i docenti che prendono in carico una funzione di sistema, il loro capitale sociale, la loro competenza professionale e la riserva di entusiasmo spesso soffocata dalla scarsità e dalla contingenza, per attivare un circolo virtuoso nel quale il successo scolastico e formativo degli alunni diventa anche successo della comunità educativa, buona riuscita dell’impresa sociale, creazione di benessere organizzativo con ricaduta diretta sulla comunità scolastica.

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